octo
what..?
octobuz è un progetto musicale sperimentale basato sulla diffusione dei suoni tramite un impianto octofonico con 8 canali separati ed indipendenti.
le musiche originali sono state pensate ed assemblate specificatamente per questo tipo di setup e non sono riproducibili correttamente con un normale impianto stereofonico.
l'ascoltatore si colloca al centro di un ipotetico 'cerchio sonoro' formato dagli 8 altoparlanti. è vero, abbiamo soltanto due orecchie.. ma il nostro cervello è in grado di riconoscere i suoni che arrivano a noi da davanti e da dietro, oltre che dai lati.
all'interno del nostro cerchio i suoni possono essere non solo posizionati a piacere ma anche messi a tempo su determinate traiettorie geometriche (ad es. un suono continuo gira attorno con cadenza a tempo). questa possibilità aggiuntiva fornita dall'impianto octofonico rispetto al normale panorama stereo permette di creare un 'ritmo del movimento', una dimensione musicale aggiuntiva tutta da scoprire e sperimentare.
Tramite le registrazioni ambientali effettuate con più microfoni è possibile inoltre 'proiettare' l'ascoltatore in paesaggi immaginari e all'interno di essi introdurre inaspettati ritmi e melodie.

materie
prime
gli ingredienti del mix sono strumenti suonati e registrati, chitarre, loops campionati, pianoforte, bassi, registrazioni ambientali (fields recording)..
setup
la sorgente è un notebook nel quale sono contenuti tutti i suoni,
la distribuzione nello spazio octofonico viene gestita da un plug-in (Octogris, ora SpatGris), sviluppato dal Groupe de Recherche en Immersion Spatiale (GRIS) diretto da Robert Normandeau e basato presso la Faculty of Music at Université de Montréal. il plug-in gestisce sia il posizionamento di ogni singolo suono nello spazio sonoro sia il suo movimento e traiettoria nel tempo.
nel successivo stadio dell'impianto gli 8 output della scheda audio inviano i segnali ad un preapmlificatore a 8 canali separati e successivamente al finale di potenza ad 8 canali, da qui il suono arriva alle casse tramite cavi di 10 m.
con questo impianto, in un contesto ideale il punto centrale (posizione ideale d'ascolto) dista dai 7 ai 10 m. da ogni altoparlante,
l'ascolto octofonico è comunque soddisfacente anche con distanze più ridotte fra ascoltatore ed altoparlanti.
links
Groupe de Recherche en Immersion Spatiale (GRIS) Website
Robert Normandeau
Open source free spatialisation tools around the web
La ricerca sonora in teatro: dall’olofonia agli ologrammi sonori, il lavoro di Hubert Westkemper
contact
per uleriori info:
buz@octobuz.it